La sostenibilità è un imperativo sempre più importante per i Chief Information Officer, con la maggior parte di loro che mette al centro dell’azienda la pianificazione green, una tendenza che sta rivoluzionando il modo con cui i leader IT investono in tecnologia e scelgono i fornitori e i partner con i quali firmano accordi e contratti.
Più di nove CIO su dieci stanno aumentando gli investimenti nella sostenibilità, secondo il Logicalis Global CIO Report [in inglese] per il 2024. Il rapporto, basato su un sondaggio annuale dei leader IT, ha anche rilevato che il 90% dei Chief Information Officer dà priorità ai partner e ai fornitori in base alle loro credenziali di sostenibilità e ciò rappresenta un cambiamento enorme rispetto all’analogo rapporto del 2023 [in inglese], quando il 49% dei leader IT guardava alla produzione di carbonio, alle pratiche verdi e all’efficienza energetica nel momento in cui sceglieva i nuovi fornitori.
Con gli enormi data center e i progetti di AI che, probabilmente, consumeranno enormi quantità di energia nei prossimi anni, i CIO stanno prestando attenzione all’impronta di carbonio delle loro IT operation, osserva Bob Bailkoski, CEO di Logicalis, rivenditore IT e vendor di servizi gestiti.
I Chief Information Officer sembrano rispondere alle pressioni provenienti dall’alto, poiché i leader aziendali devono affrontare le richieste delle autorità, degli azionisti e dei dipendenti per limitare le emissioni di carbonio, afferma Bailkoski. Molti CIO e altri leader aziendali considerano la sostenibilità come un elemento chiave delle loro attività di reclutamento dei dipendenti, e molte persone in cerca di lavoro danno priorità alle iniziative green.
“I migliori talenti possono ottenere il massimo della loro retribuzione ovunque vadano, ma non sceglieranno un’azienda in base al suo valore in denaro”, aggiunge. “Lo faranno in base all’allineamento complessivo dei valori “.
Anche la domanda dei clienti sta alimentando la tendenza, continua Bailkoski. “C’è una chiara correlazione tra le imprese che hanno un’offerta o una prospettiva sostenibile e un miglioramento dei profitti”, aggiunge. “Se avete un approccio rispettoso per l’ambiente, i vostri consumatori preferiranno acquistare da voi piuttosto che dai concorrenti”.
I CIO diventano green
Gaudy Jandron di US Signal è un CIO che non si dice sorpreso da questo cambiamento di tendenza. Nel 2023, il fornitore di servizi di cloud, sicurezza e networking ha annunciato la conversione dei suoi data center e dei suoi uffici in Michigan a fonti di energia rinnovabili, sottolinea il manager.
Che il ruolo del Chief Information Officer sia diventato più strategico e focalizzato sul business è un altro fattore che favorisce le iniziative di green IT rivolte all’energia e all’infrastruttura digitale. “Il CIO è ora responsabile dell’identificazione e dell’implementazione di nuove tecnologie che possano aiutare l’impresa a raggiungere i suoi obiettivi aziendali, compresa la pianificazione della sostenibilità”, aggiunge Jandron.
Come la maggior parte dei Chief Information Officer che hanno partecipato al sondaggio di Logicalis, Jandron esamina gli sforzi di sostenibilità dei potenziali fornitori e partner come parte delle sue pratiche di selezione dei vendor. Inoltre, US Signal ha creato una lista di attività da svolgere per la gestione sostenibile dei dati, che fornisce ai suoi clienti suggerimenti su come limitare la quantità di informazioni immagazzinate e, quindi, ridurre il consumo di energia. I data center dell’azienda in Michigan hanno installato tecnologie efficienti dal punto di vista energetico, tra cui sistemi di raffreddamento in-row e server ad alta densità, aggiunge.
Anche Mike Rawson, CIO di citizenM, sta enfatizzando l’IT verde come parte della strategia tecnologica della catena alberghiera di dimensioni globali per la quale lavora. La sua attenzione sull’adozione di tecnologie innovative che supportano la sostenibilità include l’implementazione di blockchain per la rendicontazione ESG trasparente, l’AI per la gestione dell’energia e le soluzioni IoT per monitorare e ridurre il consumo di risorse, afferma.
Rawson ha anche diversi altri compiti di sostenibilità, come la supervisione degli strumenti IT per la gestione e la rendicontazione ESG [in inglese], la collaborazione con il team ESG [in inglese] dell’azienda per creare un approccio coesivo alla tutela ambientale, e la promozione di una cultura green nel reparto IT.
Il lavoro di Rawson con l’ESG è emblematico di una tendenza più ampia che vede i CIO al centro delle attività di reporting ESG delle aziende [in inglese].
Per quanto riguarda la valutazione dei fornitori e dei partner, Rawson ha anche aggiunto criteri di sostenibilità nei processi di approvvigionamento dell’azienda.
Gli sforzi della catena alberghiera in questa direzione vanno anche oltre l’IT; richiede che i nuovi hotel soddisfino gli standard di energia green e collabora con i partner per ridurre i rifiuti alimentari.
“CitizenM si impegna a ridurre l’impronta di carbonio delle sue IT operation”, racconta Rawson. “Questo include l’ottimizzazione dei centri dati per l’efficienza energetica, l’adozione di soluzioni cloud che danno priorità all’ambiente e l’implementazione di pratiche IT verdi”.
I CIO come leader della sostenibilità
Tuttavia, i leader IT dovrebbero andare oltre il salto sul carro verde, tiene a precisare Tony Bailey, vice president esecutivo di InterVision, un fornitore di servizi IT. Dovrebbero invece guidare gli sforzi per la sostenibilità.
“Come leader tecnologici, abbiamo la responsabilità di promuovere la sostenibilità ambientale nelle nostre operazioni e nei cicli di vita dei prodotti, dando l’esempio al settore e ai nostri clienti”, dice.
InterVision offre moderne soluzioni di gestione della forza lavoro che aiutano i clienti a organizzare le risorse distribuite sul territorio. InterVision ha anche diverse iniziative di sostenibilità interne, con l’obiettivo di ridurre le emissioni legate al pendolarismo e il consumo di energia in ufficio del 25% ogni anno, indica Bailey.
Come molti dei CIO rappresentati nel sondaggio di Logicalis, Bailey valuta gli sforzi di sostenibilità dei potenziali partner e fornitori. InterVision cerca attivamente soggetti che adottino approcci innovativi per ridurre il loro impatto ambientale, aggiunge.
Bailey ritiene che gli sforzi di sostenibilità dell’azienda creino benefici molto più grandi della semplice protezione dell’ambiente.
“Questo approccio è vantaggioso per l’ambiente, migliora l’efficienza operativa, attrae i migliori talenti e ci posiziona come un’impresa lungimirante”, conclude. “Integrando la sostenibilità nella nostra strategia aziendale principale, non solo riduciamo il nostro impatto ambientale, ma creiamo anche un valore a lungo termine per i nostri stakeholder”.
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