Sembra ieri che i server cloud costavano pochi euro e che si poteva affittare un rack con una manciata di spiccioli.
Quei giorni sono ormai lontani e, quando arriva il conto mensile dell’abbonamento ai relativi servizi, i direttori finanziari vanno su tutte le furie. Anche i team di sviluppatori stanno imparando che le cifre crescono, a volte anche più velocemente del previsto, ed è arrivato tempo di introdurre un po’ di disciplina per contenerle.
La soluzione giusta è affidarsi alle applicazioni che consentono di gestire i costi del cloud mediante il tracciamento di tutte le fatture e la loro assegnazione ai vari team responsabili. In questo modo, i gruppi che avranno aggiunto troppe funzionalità, o che richiedono troppo spazio di archiviazione e tempo di utilizzo dei server dovranno rendere conto della proprie, eventuali, sregolatezze. In questo modo, i programmatori più bravi a non utilizzare troppa RAM e troppo spazio su disco potranno essere premiati.
Con tutta probabilità, i team più piccoli, che si affidano a configurazioni semplici, potranno cavarsela con i servizi stock offerti dai cloud provider. In tutti gli altri casi, il contenimento dei costi è, invece, una priorità per molti CIO. Le aziende cloud ne sono consapevoli e, non a caso, hanno iniziato ad aggiungere alle rispettive offerte strumenti di contabilità più avanzati e sistemi che si attivano, avvertendo l’utente, prima che le fatture raggiungano cifre stratosferiche. Tra questi, prendendo ad esempio tre grandi provider, vale la pena citare Azure Cost Management [in inglese], Google Cloud Cost Management [in inglese] e AWS Cloud Financial Management [in inglese].
Tuttavia, quando l’impegno nel cloud diventa maggiore, gli strumenti indipendenti per la gestione dei costi iniziano a diventare interessanti. Anche perché, sono progettati per lavorare con più cloud e per creare report capaci di unificare i dati, semplificando il monitoraggio dei costi. Alcuni di loro, sono anche in grado di tenere traccia delle macchine che l’azienda utilizza, in modo da poter confrontare il costo dell’affitto con quello dell’eventuale costruzione di un proprio data center interno.
In molti casi, i tool per la gestione dei costi del cloud fanno parte di suite più ampie, progettate anche per altri scopi, tra i quali quelli che riguardano la sicurezza. Alcuni di essi sono nati per svolgere altre attività di gestione, come monitorare le architetture aziendali o per la governance del software, quindi non come veri e propri strumenti di controllo dei costi, ma si sono evoluti includendo anche questo tipo di funzionalità e possono offrire le stesse opportunità di risparmio offerte dagli strumenti creati ad hoc.
Di seguito riportiamo un elenco in ordine alfabetico delle migliori soluzioni di monitoraggio dei costi del cloud, un settore in rapida espansione, poiché i manager aziendali riconoscono sempre di più la necessità di tenerli sotto controllo.
Anodot
Il compito principale della collezione di strumenti di monitoraggio del cloud di Anodot [in inglese] è quello di tenere traccia del flusso di dati attraverso i vari servizi e le varie applicazioni. Se c’è un’anomalia o un intoppo che può avere effetti sugli utenti, viene segnalato. Il monitoraggio del costo delle istanze e dei pod su più cloud fa parte di questo lavoro più ampio. La dashboard produce una serie di infografiche che consentono di analizzare ogni microservizio o API, e di determinare quanto costa mantenerli in funzione nei momenti di alta e bassa domanda. Queste informazioni di dettaglio consentono di individuare i carichi di lavoro più costosi e di trovare il modo per evitarli.
Caratteristiche distintive:
- Integrabile con un sistema di monitoraggio più ampio per offrire una migliore esperienza al cliente a un prezzo ragionevole
- Disponibile come piattaforma white-label per l’integrazione e la rivendita
AppDynamics
Tracciare e controllare i container in un ambiente Kubernetes è l’obiettivo di AppDynamics di Cisco, precedentemente noto come Replex [in inglese]. Lo strumento è ora parte di un sistema più ampio che controlla i cluster nei cloud pubblici o in esecuzione a livello locale per assicurarsi che funzionino correttamente. Il monitoraggio dei costi è solo una piccola parte di un sistema che raccoglie costantemente statistiche e osserva le anomalie. Un importante processo di reporting riporta i costi ai team che ne sono responsabili, in modo che tutti possano verificare il contenuto della fattura mensile. AppDynamics offre anche un motore di apprendimento automatico proprietario per trasformare i dati storici in piani per una distribuzione efficiente. Un livello di controllo delle policy offre restrizioni selettive per garantire che i team abbiano accesso a ciò che serve, ma siano bloccati su ciò che non serve.
Caratteristiche principali:
- Integra la gestione dei costi con il monitoraggio generale delle applicazioni
- Collega le esperienze degli utenti e i risultati di business per ogni livello dello stack software
Apptio Cloudability
Apptio produce un ampio set di strumenti per la gestione delle attività IT, e Cloudability [in inglese] è la sua soluzione per gestire i costi del cloud. Il sistema suddivide le varie istanze in uso, assegnandole ai team a fini contabili. Idealmente, i vari dipartimenti saranno in grado di controllare i propri costi e di prevedere l’utilizzo futuro grazie ai report e alle dashboard offerte. Il True Cost Explorer [in inglese] di Cloudability, per esempio, offre grafici con diverse tipologie di visualizzazione per passare da una variabile aggregata all’altra, stabilire piani accurati e prevedere l’utilizzo futuro. Cloudability si integra con strumenti di ticketing come Jira per la pianificazione, e con piattaforme di monitoraggio come PagerDuty o Datadog per il controllo.
Caratteristiche principali:
- Pianificazione [in inglese] dell’acquisto futuro di istanze riservate per bloccare i risparmi per la domanda costante
- Allocazione [in inglese] dei carichi di lavoro futuri alle istanze disponibili con le giuste capacità
CloudAdmin
Le dashboard create da CloudAdmin [in inglese] sono semplici e intuitive. Lo strumento tiene traccia dell’utilizzo del cloud e offre suggerimenti per il ridimensionamento dei server o per la conversione in istanze riservate. In relazione ad essi, queste ultime possono essere assegnate ai team e quindi monitorate rispetto al budget. Se la spesa supera un valore definito, gli avvisi sono integrati con la posta elettronica, o con altri strumenti di comunicazione comuni come PagerDuty, per notificare al personale la necessità di prestare attenzione.
Caratteristiche principali:
- Accuratamente filtrati [in inglese], i feed di dati estraggono i dettagli-chiave della spesa per risparmiare tempo nel filtrare troppe informazioni
- Gli avvisi automatici [in inglese] possono bloccare le spese quando superano le soglie previste
CloudCheckr
CloudCheckr [in inglese] si concentra sul controllo dei costi e della sicurezza del cloud. Lo strumento fa parte della costellazione di applicazioni Spot di NetApp e opera tracciando gli eventi di spesa standard, come il consumo, la previsione e il ridimensionamento delle istanze. Lo strumento supporta anche la rivendita per le aziende che aggiungono i propri livelli alle istanze di cloud commodity. Un’opzione white-label consente di raggruppare tutti i report e i grafici per aiutare i clienti a comprendere la fatturazione. È stato, inoltre, posto l’accento sul supporto dei cloud pubblici utilizzati dai governi.
Caratteristiche principali:
- Monitoraggio della conformità [in inglese] alle normative sulla privacy grazie alla tracciatura delle configurazioni sulla sicurezza
- Ridimensionamento [in inglese] delle istanze riservate mediante il monitoraggio del consumo di base
Datadog
Sorvegliare le macchine cloud, le reti, le piattaforme serverless e altre applicazioni è il compito principale della suite di strumenti di Datadog [in inglese]. Il monitoraggio dei costi del cloud è solo una parte del carico di lavoro. La telemetria raccoglie dati sulle prestazioni e sui costi, che Datadog inserisce in una dashboard per aiutare le aziende a comprendere il dispendio economico e le prestazioni delle applicazioni. L’obiettivo è quello di facilitare le decisioni da prendere con un occhio di riguardo al prezzo della loro fornitura, e trovare il giusto compromesso tra i due elementi che può portare a un risparmio sui costi.
Caratteristiche principali:
- Prodotto completo per il monitoraggio dell’infrastruttura su più cloud
- Il monitoraggio di utenti reali e di utenti simulati facilita la messa a punto di una migliore user experience.
Densify
Densify [in inglese] è basata su una raccolta di strumenti per la gestione dell’infrastruttura cloud attraverso container e istanze VMware. Il modo migliore per gestire i cluster, secondo Densify, è quello di effettuare registrazioni precise e meticolose del carico e quindi utilizzare questi dati per scalare rapidamente verso l’alto o verso il basso. Gli ottimizzatori di Densify si concentrano su risorse cloud come istanze, cluster Kubernetes e macchine VMware. Secondo il vendor, questo approccio migliora la scalabilità del 30%. Lo strumento finops [in inglese] genera, infine, dettagliati report per aiutare gli sviluppatori di applicazioni e i reparti contabili.
Caratteristiche principali:
- Tracciamento dei carichi sulle macchine per garantire un’allocazione dell’istanza adeguata.
- Creazione di report che riepilogano i consumi per aiutare gli sviluppatori a ridimensionare l’hardware
Flexera One
La piattaforma di gestione del cloud Flexera One [in inglese] gestisce molte attività di gestione del cloud, come il monitoraggio delle risorse o l’organizzazione della governance per orchestrare il controllo. Una sezione importante [in inglese] del prodotto è dedicata alla verifica del budget e lo strumento offre una contabilità multicloud per il monitoraggio delle spese con un’elaborata reportistica suddivisa per team e progetti. Flexera One offre anche suggerimenti per l’ottimizzazione dei consumi, individuando le allocazioni che comportano sprechi, e fornisce sistemi automatizzati per mettere in pratica le rilevazioni ottenute. Lo strumento integra anche l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale, per analizzare i modelli di consumo su più cloud.
Caratteristiche principali:
- Integra la reportistica su più cloud per aiutare i gruppi aziendali a comprendere i costi
- Identifica le opzioni per il ridimensionamento delle istanze e l’eliminazione degli sprechi
Harness
I team devops possono utilizzare la pipeline CI/CD, che è la parte centrale di Harness [in inglese], per automatizzare l’implementazione. Dopodiché, una volta che il codice è in esecuzione, per monitorare l’utilizzo mantenendo i budget in linea. Le funzioni di gestione dei costi dell’applicazione rilevano le anomalie rispetto allo storico delle spese effettuate, e generano i relativi avvisi che vengono poi trasmessi ai team interessati. Una funzionalità per l’interruzione automatica delle istanze inutilizzate può funzionare con le spot machine, sbloccando in modo efficace il loro potenziale di risparmio sui costi e lavorando sulla provvisorietà della loro natura.
Caratteristiche principali:
- Profonda integrazione con la pipeline di sviluppo per rendere i risparmi sui costi parte del processo di creazione del software.
- La conformità automatizzata integra la gestione dei costi con le attività di regolamentazione e governance.
Kubecost
I team che si affidano a Kubernetes per distribuire pod di container possono installare Kubecost [in inglese] per monitorare le spese. Funzionerà su tutti i cloud principali (e secondari) e sui pod presenti in azienda. I costi vengono tracciati via via che Kubernetes si adatta a gestire i carichi, e vengono presentati in una serie unificata di report. Le variazioni sovradimensionate o inattese fanno scattare avvisi che richiedono l’intervento dei responsabili delle relative attività.
Caratteristiche principali:
- Ottimizzato per tracciare il modo in cui le implementazioni di Kubernetes influiscono sui costi
- Le raccomandazioni dinamiche tracciano le opportunità di riduzione della spesa
ManageEngine
I team devops si affidano a ManageEngine per monitorare una serie di potenziali problemi, dalla sicurezza al sovraccarico delle endpoint API. Il suo strumento CloudSpend [in inglese] estrae i dati dalle fatture del cloud e li aggrega in modo da renderli fruibili. Permette di addebitare i costi a team specifici, mentre l’analisi predittiva di ManageEngine pianifica le istanze riservate in base allo storico dei dati. Attualmente è disponibile per AWS e Azure.
Caratteristiche principali:
- L’analisi della spesa approfondisce i dati fino a raggiungere dettagli granulari
- Supporto di più valute per l’implementazione in tutto il mondo
Nutanix
Le aziende in possesso di implementazioni multicloud di grandi dimensioni possono utilizzare Nutanix Cost Governance (ex Beam) [in inglese] per tenere traccia dei costi di una serie di installazioni, comprese le macchine cloud private ospitate in locale. Lo strumento può essere personalizzato per generare stime accurate dei costi delle installazioni, tenendo conto anche di quelli di riscaldamento e di raffreddamento, oltre che relativi all’hardware e all’affitto del data center. In questo modo, è più facile prendere decisioni accurate sull’allocazione dei carichi di lavoro per ottennere installazioni più economiche. Il processo può anche essere automatizzato per semplificare la gestione e la pianificazione del budget per le istanze riservate.
Caratteristiche principali:
- Il monitoraggio dei cloud privati fornisce una visione diretta dei costi dell’hardware installato in locale
- Gli avvisi relativi ai budget e l’ottimizzazione dinamica aiutano a ridurre i consumi per minimizzare i costi
ServiceNow
I team che gestiscono ampie raccolte di microservizi si affidano a ServiceNow [in inglese] per gestire parte dello stack. Molti degli strumenti sono rivolti al cliente, come l’automazione IT, ma la piattaforma include anche tool di backend per ottimizzare le operazioni IT gestendo in modo intelligente le prestazioni. Gli AIOp più recenti possono fornire anche soluzioni di intelligenza artificiale.
Caratteristiche principali:
- Ampia scelta di risorse per il monitoraggio e l’ottimizzazione degli asset IT
- Gestione del rischio ben integrata con gli strumenti di governance
Turbonomic
IBM si affida a Turbonomic [in inglese] per fornire una soluzione basata sull’intelligenza artificiale che permette di gestire le implementazioni e di far coincidere la domanda di applicazioni con l’infrastruttura. Lo strumento avvia, arresta e sposta automaticamente le risorse software a seconda della domanda e i dati che guidano queste decisioni vengono archiviati per addestrare l’intelligenza artificiale che prenderà le decisioni future. L’ultima versione include una nuova dashboard e un framework di reporting basato su Grafana.
Caratteristiche principali:
- Grafica integrata full-stack per comprendere la domanda e i costi di un’applicazione
- Progettato per automatizzare l’allocazione delle risorse e sollevare i team dalle incombenze di routine
VMware Aria CloudHealth
VMware ha creato Aria Cost e Aria Automation con il marchio CloudHealth [in inglese] per gestire le implementazioni su tutte le principali piattaforme cloud e sui cloud ibridi. Il modulo di contabilità dei costi tiene traccia delle spese, assegnandole ai team aziendali e ottimizzando le implementazioni per ridurre al minimo i costi. Il livello di modellazione consente di costruire piani di ammortamento e di consumo per prevedere la domanda futura. I responsabili delle divisioni finanziarie e i team di sviluppo possono approfondire queste previsioni per concentrarsi su applicazioni specifiche o su insiemi di servizi. La linea di prodotti più ampia integra la gestione dei costi con la distribuzione automatizzata e con le applicazioni per la sicurezza.
Caratteristiche principali:
- La governance della spesa assicura che i team rispettino i budget individuali per il consumo di risorse
- Integrazione dei costi del cloud con le metriche aziendali e gli indicatori di performance-chiave per comprendere la connessione tra i costi computazionali e il risultato finale
Yotascale
Gran parte della responsabilità dei costi del cloud deriva dalle figure che scrivono e implementano il codice software. Sono loro a prendere le decisioni per l’avvio di più istanze e per archiviare più dati. Yotascale [in inglese] vuole mettere nelle loro mani il maggior numero di informazioni per consentire l’ottimizzazione dei consumi di hardware con strumenti progettati per tracciare il funzionamento delle macchine e assegnare i costi direttamente ai team responsabili. Gli strumenti di previsione possono anche individuare le anomalie, lanciando allarmi per evitare fatture a sorpresa alla fine del mese.
Caratteristiche principali:
- Gli strumenti mirati agli ingegner e agli sviluppatori forniscono informazioni sul budget direttamente ai team che realizzano il software e che gestiscono le macchine=
- Il monitoraggio automatico fornisce previsioni e segnala problemi e consumi eccessivi
Zesty
Mentre molte applicazioni per la gestione de cloud offrono approfondimenti attraverso report sofisticati, Zesty [in inglese] è progettato per automatizzare il lavoro di avvio e di chiusura delle istanze extra. Una delle funzioni-chiave è quella che consente di operare sul mercato riservato alle istanze a prezzi scontati con capacità in eccesso sul cloud. Offre uno strumento basato su algoritmi di intelligenza artificiale in grado di lavorare con le API di AWS per prendere decisioni che mantengono in funzione un numero di macchine sufficiente a soddisfare gli utenti senza sforare il budget. Lo strumento può anche controllare la quantità di spazio su disco allocato alle singole macchine, acquistando e vendendo tempo di calcolo nei marketplace delle istanze riservate.
Caratteristiche principali:
- Gestione approfondita di dettagli quali l’allocazione dello spazio di archiviazione per ridurre al minimo i costi
- Integrazione con il mercato per sfruttare i costi più bassi possibili
Cloud Management
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