I CIO di oggi stanno cercando di guidare una nuova ondata di trasformazione armati di intelligenza artificiale, AI generativa e ora anche di agenti AI.
“Se dovessi citare i progetti più importanti che i CIO stanno portando avanti oggi, è chiaro che l’agenda è definita da una sola parola: reinvenzione”, osserva Tejas Patel, responsabile della strategia tecnologica e della consulenza per l’APAC per la società di servizi professionali Accenture.
Naturalmente, questa trasformazione e questo processo di reinvenzione prevedono molti passaggi che comprendono una combinazione di pilastri IT e obiettivi aziendali, come dimostra l’elenco dei progetti prioritari dei CIO.
Di seguito analizziamo le aree strategiche e le iniziative su cui i leader della tecnologia in azienda intendono concentrarsi quest’anno, sulla base dei dati del sondaggio “2025 State of the CIO” condotto da CIO.com [in inglese], di ulteriori risultati di ricerca, dei CIO e di altri leader aziendali.
1. La trasformazione aziendale
La trasformazione rimane l’impegno principale per molti CIO, poiché sempre più leader IT abbandonano l’idea dei “progetti hi-tech” e passano, invece, a strategie [in inglese] che utilizzano la tecnologia per reinventare il business.
“Per dirla tutta, il termine ‘progetto IT’ sembra anche un po’ obsoleto”, afferma Trevor Schulze, Chief Digital and Information Officer dell’azienda di software Alteryx. “Ciò che stiamo portando avanti sono soprattutto gli sforzi di trasformazione aziendale che avvengono grazie alla tecnologia. Nell’era dell’intelligenza artificiale, i CIO non si possono limitare a fornire soluzioni, ma devono contribuire a scrivere il manuale su come le aziende devono competere e crescere”.
I dati del rapporto “2025 State of Digital Transformation” di TEKsystems [in inglese] confermano tali affermazioni, almeno per quanto riguarda le aziende lungimiranti. La ricerca ha rilevato, infatti, che la trasformazione digitale [in inglese] è un pilastro fondamentale per l’85% delle aziende identificate come leader digitali, rispetto al 44% di quelle identificate come “ritardatarie”.
La digital transformation è anche al centro dell’attenzione di Dennis Hodges, CIO di Inteva Products [in inglese], fornitore globale di componenti e sistemi ingegnerizzati per il settore automobilistico.
“La mia priorità assoluta è la trasformazione digitale in tutta l’azienda, con l’obiettivo di gestire meglio le funzioni operative attraverso sistemi di gestione semplificati e unificati”, afferma. “Ciò include il business maturity modeling, il miglioramento dei processi e l’RPA per potenziare i metodi operativi attuali, la revisione dell’intero portafoglio di applicazioni per migliorare l’integrazione e la funzionalità e l’AI per trasformare l’intera area dei processi”.
2. Creazione di valore
I CIO sono anche fortemente concentrati su iniziative che creano valore per le loro imprese, sia attraverso progetti di automazione per aumentare la produttività, sia attraverso iniziative di generazione di ricavi basate sull’intelligenza artificiale, sottolinea Mark Taylor, CEO della Society for Information Management (SIM), un’associazione professionale senza fini di lucro.
Il sondaggio 2025 State of the CIO di CIO.com [in inglese] lo sottolinea, osservando che “la spesa tecnologica nel 2025 sarà destinata a iniziative aziendali più strategiche volte alla crescita dei ricavi e alla fidelizzazione dei clienti. La monetizzazione dei dati aziendali [in inglese] è stata la priorità assoluta per il 38% degli intervistati nel 2025, seguita dal miglioramento della customer experience [in inglese] (35%) e dallo sviluppo di nuovi flussi di ricavi digitali [in inglese] (32%)”.
La società di ricerca Gartner ha identificato una tendenza simile nel suo rapporto “2025 CIO Leadership Perspective” [in inglese], affermando che “quest’anno i CIO segnalano che l’aumento dei ricavi è una delle loro priorità principali in tutta l’azienda, dimostrando che la tecnologia è un fattore chiave per la crescita dei ricavi”.
3. AI di grande impatto
Questa mentalità orientata alla creazione di valore sta anche influenzando le iniziative di intelligenza artificiale che i CIO stanno promuovendo [in inglese], poiché i responsabili IT collaborano con i colleghi del business per identificare le opportunità in cui l’AI “può fare la differenza”.
“Quest’anno, una delle nostre priorità principali è scalare l’intelligenza artificiale in tutta l’azienda, non solo in modo frammentario o con progetti pilota, ma in modo da fare la differenza”, dice Schulze di Alteryx, aggiungendo che questo obiettivo sta plasmando il lavoro svolto dal suo team. “Ci stiamo concentrando sulla creazione di una solida piattaforma di servizi di IA per questo scopo. Pipeline di dati governate e di alta qualità, un’infrastruttura adeguata per supportare un’intelligenza artificiale responsabile e modelli linguistici di grandi dimensioni su misura per casi d’uso aziendali reali’. Come molti CIO, Schulze sta passando “dalla sperimentazione dell’IA alla sua reale implementazione”.
“Le nostre aree di interesse includono l’automazione delle funzioni di supporto (interne ed esterne), il miglioramento dell’analisi del percorso dei clienti e l’integrazione dell’intelligenza nei sistemi GTM interni”, commenta. “Il motore del business è la velocità: ridurre il tempo che intercorre tra l’intuizione e l’azione”.
4. La sicurezza dell’AI
I CIO stanno abbinando progetti di intelligenza artificiale di grande impatto a iniziative che rafforzano sia la sicurezza che la governance delle loro capacità.
Schulze, per esempio, lo indica come una delle finalità principali della sua azienda, sottolineando come conosca altri manager con ruoli omologhi al suo che, similmente, li hanno inseriti nella loro lista delle cose da fare.
“Sento molti colleghi alle prese con le difficoltà relative allo scalare l’AI in modo sicuro, soprattutto per quanto riguarda la trasparenza dei modelli, la provenienza dei dati e la proliferazione dei fornitori”, precisa Schulze. “Stiamo affrontando la governance dell’intelligenza artificiale nello stesso modo in cui abbiamo affrontato la SOX [Sarbanes-Oxley] [in inglese] ai tempi: non aggiungerla in un secondo momento, ma integrarla fin dall’inizio e renderla parte integrante del funzionamento dell’intera azienda”.
Patel di Accenture offre osservazioni simili, spiegando che l’AI introduce nuove modalità di attacco [in inglese], per esempio attraverso possibilità di model poisoning [in inglese], e crea anche nuovi rischi, come le hallucination.
I CIO devono quindi intervenire per affrontarli, aggiunge.
“L’AI è la nuova frontiera della sicurezza e i Chief Information Officer stanno integrando il rilevamento delle minacce nei modelli e rafforzando i controlli su come la tecnologia viene addestrata, governata e implementata. L’enfasi è sulla protezione del livello di intelligence prima che gli aggressori lo prendano di mira”, afferma.
Tuttavia, esistono delle difficoltà. Patel sottolinea che gli strumenti di sicurezza non si sono ancora adattati allo stack dell’AI (modelli, agenti, API) e che manca una governance unificata tra intelligenza artificiale, dati, cloud e sicurezza.
5. La sicurezza aziendale
L’attenzione alla governance e alla sicurezza dell’AI si integra con il più ampio lavoro di security aziendale che i CIO conducono ormai da molti anni.
I manager tecnologici di tutti i settori e di tutti i livelli di maturità digitale hanno indicato in interviste, sondaggi e rapporti che il rafforzamento della sicurezza della loro impresa continua a essere in cima alle loro agende, oggi come in passato.
Per esempio, la ricerca di TEKsystems ha rilevato che il rafforzamento della sicurezza informatica è uno dei 10 obiettivi principali dei leader digitali per il 2025, mentre il sondaggio State of the CIO di CIO.com ha rilevato che il rispetto dei requisiti di conformità è stata la seconda iniziativa aziendale in ordine di importanza citata dai CIO per il 2025, e che l’aumento delle protezioni di sicurezza informatica è stata la seconda iniziativa elencata dai rispondenti delle linee di business (LOB).
Nel frattempo, dal rapporto CIO Leadership Perspectives di Gartner [in inglese] emerge che “i CIO hanno citato la sicurezza informatica e la gestione dei rischi come la loro priorità numero uno per il quarto anno consecutivo”.
“La sicurezza sarà sempre una priorità”, nota Thomas Phelps IV, CIO di Laserfiche e membro del comitato consultivo del SIM Research Institute.
Phelps afferma che l’implementazione di nuove tecnologie di sicurezza, il miglioramento delle valutazioni dei rischi di terze parti [in inglese] e il rafforzamento della garanzia della privacy dei dati sono tra i suoi progetti principali per quest’anno.
6. La customer experience
Il miglioramento dell’esperienza del cliente (CX) continua a essere uno dei progetti principali per i CIO di oggi.
Sempre secondo State of the CIO, “in considerazione di una rinnovata attenzione per la customer experience, i leader IT stanno promuovendo una serie di tecnologie incentrate su di essa, che includono dati e analisi, nonché AI/ML e automation”.
Il lavoro di Phelps sulla CX rispecchia questa osservazione.
Per esempio, Laserfiche sta aggiungendo l’automazione al processo di preventivazione per offrire ai clienti una maggiore visibilità sulle transazioni e a quello che riguarda l’evasione degli ordini e all’assistenza clienti. Inoltre, sta utilizzando l’intelligenza artificiale per acquisire una visione a 360 gradi dei clienti e delle loro esigenze, al fine di migliorare la velocità e l’efficacia del programma di assistenza clienti e offrire più opzioni self-service.
“I nostri clienti si aspettano sempre di più in termini di assistenza reattiva e di alta qualità, quindi abbiamo una serie di iniziative per aiutare a semplificare le interazioni con la customer care”, spiega Phelps.
7. Le fondamenta IT
Sebbene i CIO stiano portando avanti le ultime tecnologie di intelligenza artificiale e automazione, continuano a prestare grande attenzione anche alle funzionalità IT di base.
Secondo l’Agenda CIO 2025 [in inglese] di Gartner, “oltre l’80% dei leader tech prevede di investire in funzionalità fondamentali, tra cui: sicurezza informatica, GenAI, business intelligence e analisi dei dati, nonché tecnologie di integrazione come le API”.
Il rapporto afferma, inoltre, che “queste tecnologie fondamentali guidano l’innovazione, migliorano l’efficienza operativa e aiutano le imprese a mantenere un vantaggio competitivo in un panorama sempre più digitale”.
Taylor di SIM afferma che i CIO stanno, per esempio, aggiornando i sistemi di pianificazione delle risorse aziendali (ERP) [in inglese], perfezionando l’uso del cloud [in inglese] per ottimizzare l’elaborazione riducendo al minimo i costi [in inglese] e abbandonando i sistemi legacy. Altri citano aggiornamenti, come il passaggio da Windows 10 a Windows 11 prima che Microsoft termini il supporto per la versione precedente.
I CIO affermano di riconoscere la continua necessità di essere impeccabili nelle fondamenta dell’IT per portare le loro organizzazioni verso il futuro.
8. Modernizzare l’IT
Tutto questo lavoro sulle fondamenta non significa che i CIO accettino lo status quo; anzi, sono desiderosi di rinnovare i loro stack tecnologici con funzionalità moderne e ne stanno facendo una parte importante del loro programma di lavoro.
Per Joshua Bellendir, vice presidene senior dell’IT e CIO di WHSmith North America, ciò significa “ritirare i vecchi sistemi legacy che ci rallentano, introdurre soluzioni moderne e costruire livelli di dati e sistemi fondamentali. Tutto ciò che facciamo, dalla modernizzazione al cloud-first, supporterà la nostra iniziativa sui dati e ci forniràquelli di cui abbiamo bisogno per l’AI, consentendoci di scalare e far crescere il business”.
A detta di Patel di Accenture, la domanda di core IT scalabili e adattabili a livello regionale, le pressioni normative e la sovranità dei dati sono alla base di gran parte degli sforzi di modernizzazione odierni.
I CIO stanno passando ad architetture modulari e cloud-first su misura per le esigenze regionali, nonché a una strategia “asset-right” che bilancia il cloud e l’infrastruttura di proprietà, aggiunge.
La modernizzazione, tuttavia, non è un compito facile, afferma Patel, poiché le infrastrutture legacy frammentate, la dipendenza da un unico fornitore e la limitata predisposizione al cloud delle applicazioni aziendali core creano sfide significative.
9. Ripensare l’IT per il futuro
Bellendir non si sta limitando a modernizzare l’infrastruttura IT di WHSmith North America, ma la sta rendendo a prova di futuro, per esempio passando a microservizi e altri approcci e tecnologie che supporteranno meglio gli obiettivi aziendali, come una migliore CX, nei prossimi anni.
“Stiamo gettando le basi per il futuro, in modo da poter fare tutto ciò che vogliamo; questo è fondamentale per la mia strategia attuale”, rileva. “Dal punto di vista dei progetti IT e dei sistemi, il futuro è davvero specifico per la nostra attività, per dove stiamo andando e per ciò che abbiamo in programma di fare”.
E poi aggiunge: “Penso che siamo in una buona posizione grazie agli investimenti che abbiamo fatto finora”.
Patel concorda sulla necessità di garantire la sostenibilità futura e di “reinventare il modello operativo tecnologico”.
“Le strutture IT tradizionali non sono in grado di sostenere il ritmo del cambiamento”, conclude. “Stiamo assistendo a una svolta verso modelli operativi basati sull’intelligenza artificiale: team più snelli, gerarchie appiattite e un approccio alla consegna che integra uomo e macchina. I CIO stanno diventando gli architetti dell’agilità organizzativa”.
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